Come risparmiare energia. Seconda puntata. Risparmio di 500.000 €/anno intervenendo sugli impianti di un CED con un Contratto di Rendimento Energetico.
Continuiamo oggi il ciclo di articoli dedicati a come risparmiare energia e misurare i risparmi realmente ottenuti.
Questa volta la storia (vera) riguarda un progetto di efficientamento energetico di un Centro Elaborazione Dati (CED) e il protagonista della nostra storia è Antonio che rappresenta la proprietà dell’impianto da efficientare. Poi Ti presenterò anche gli altri personaggi della storia.
Antonio deve efficientare il suo CED e sa che ci sono notevoli potenzialità di riduzione dei consumi, ma ha due problemi:
Per risolvere il primo problema, Antonio ha sentito parlare della formula del Contratto di Rendimento Energetico e conosce quindi Giovanni, il quale rappresenta una società che propone, per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica, la formula del Contratto di Rendimento Energetico (EPC).
Per il secondo problema Antonio, è un po’ più in difficoltà, ma Giovanni stesso, gli presenta Luca, che lo puo’ aiutare a risolvere il problema di come stimare misurare risparmio generato dall’intervento.
La squadra è fatta:
- Antonio deve fare l’intervento
- Giovanni può “metterci i soldi”
- Luca stima e misura il risparmio
Nel frattempo, Ti do alcuni dati tecnici dell’intervento che Antonio vuole realizzare: tutti i condizionatori d’ambiente ad espansione diretta, raffreddati ad acqua di torre, verranno smantellati e sostituiti con condizionatori d’ambiente alimentati con acqua refrigerata prodotta centralmente da un nuovo gruppo frigorifero, dotato di compressori a levitazione magnetica, a giri variabili, raffreddato ad aria. Inoltre, alcuni dei condizionatori d’ambiente verranno dotati di presa d’aria esterna per free cooling.
Entriamo ore un po’ più nel dettaglio della parte relativa al Contratto di Rendimento Energetico.
Ti ricordo che il Contratto di Rendimento Energetico deve avere alcuni requisiti di tipo tecnico e legale da rispettare.
I riferimenti normativi più significativi che Ti segnaliamo sono:
UNi CEI 11352
D.Lgs 102/2014 e ss.mm.ii.
Linee guida ENEA Contratti di Prestazione Energetica
Antonio, è disposto a procedere, però chiede a Luca di stimare un saving minimo garantito che utilizzerà come riferimento per una fidejussione che chiederà a Giovanni.
In sostanza, se il risparmio non si realizzerà, Antonio potrà escutere la fidejussione.
Luca stima un saving minimo di 533.0000 € all’anno, per un totale complessivamente stimato per tutta l’operazione, della durata di 3 anni, pari a circa 1.500.000 €.
Come puoi notare numeri molto consistenti.
I problemi di Antonio sono quindi teoricamente (manca solo la pratica, che Ti racconterò più avanti) risolti:
- Giovanni paga l’intervento e copre l’eventuale mancato risparmio con una fidejussione
- Luca (soggetto terzo) stima il risparmio minimo che l’intervento di efficienza può generare
Une delle questioni più interessanti di tutto il progetto, come avrai capito, riguarda quindi la stima dei risparmi economici. In altre parole, come si fa a calcolare un risparmio così consistente mettendo tutti d’accordo?
Su questo tema, esiste un protocollo internazionale (IPMVP) che definisce i criteri per la determinazione dei risparmi.
In accordo all’IPMVP, infatti, i savings nei periodi di rendicontazione (a valle della realizzazione dell’intervento), vengono calcolati da Luca secondo l’equazione:
Savings (uso evitato di energia) = Energia del Baseline-Corretto – Uso di energia nel periodo di rendicontazione ± Aggiustamenti Occasionali per riportare l’energia del Baseline, alle condizioni del periodo di rendicontazione
Il grafico seguente mostra proprio come Luca ha stimato i risparmi secondo tale approccio.

Spieghiamo il grafico
rappresenta l’andamento dei consumi in funzione della temperatura esterna. Tecnicamente questo metodo genera un modello black-box basato su una regressione lineare. Questi valori sono, per l’IPMVP, chiamati “Energia del Baseline-Corretto”, corretto in funzione della temperatura.
rappresenta l’andamento dei consumi stimati, dopo l’intervento e grazie alla presenza contemporanea di nuovi chiller e logica di free cooling (con temperatura esterna minore di 15°C).
rappresenta l’andamento dei consumi stimati, dopo l’intervento e grazie alla presenza dei soli nuovi chiller senza la logica di free cooling (con temperatura esterna maggiori di 15°C). Questi valori sono, per l’IPMVP, chiamati “Uso di energia nel periodo di rendicontazione”.
La differenza tra la linea azzurra e le linee blu e rossa rappresenta il risparmio stimato. I famosi 533.000 €/anno di cui Ti parlavo all’inizio dell’articolo.
Ti riporto ora, anche il tipico grafico di un approccio di rendicontazione secondo il protocollo IPMVP. Anche qui puoi vedere che i savings sono ottenuti come differenza tra l’energia di baseline corretta (aggiustata) e l’energia misurata nel periodo di rendicontazione (reporting periodo measured energy).

Ora, dopo la teoria, passiamo ai fatti…nel frattempo….si realizza l’intervento, vediamo come è andata.
Ti mostro un grafico

Come vedi, per un anno tipo, a valle dell’installazione dei nuovi gruppi frigoriferi e dei cdz in ambiente con free cooling, i risultati sono stati assolutamente in linea con le attese, con un risparmio medio mensile di circa 48.000 €/mese per un risparmio annuo totale misurato pari a 573.881 €/anno
Ti ricordo che i dati che stai vedendo sono misurati e non più stimati.
Antonio è contento e non ha escusso alcuna fidejussione.
Luca è contento perchè le stime fatte si sono rivelate veritiere
Giovanni ha riscosso il suo saving con continuità e ha concluso con successo il suo EPC.
Ti abbiamo raccontato questa storia per farti capire come con gli attori giusti sia possibile fare grandi progetti.
A questo ti presento EXCO
EXCO nasce dall’ingegneria e si sporca le mani assieme ai propri clienti per far funzionare al meglio gli impianti complessi e per stimare al meglio possibile i risparmi ottenibili (come ha fatto Luca)
EXCO realizza Contratti di Rendimento Energetico (come ha fatto Giovanni) in tutti gli ambiti, dai più classici, come l’illuminazione, ai più complessi, come centrali frigorifere, impianti di trattamento aria, recuperi di calore, ecc.
Se anche tu, come Giovanni, vuoi intraprendere un progetto di efficienza, ma hai i suoi dubbi, come….chi paga?, chi misura il risparmio?, chi mi assicura un risparmio minimo?
chiamaci e siamo a Tua disposizione per una chiacchierata per risolverli assieme.
Grazie
Al prossimo articolo.
Ugo Mazzali
Responsabile Business Unit