D.Lgs 102/2014: facciamo chiarezza sull’obbligo delle misure
Se sei una grande impresa del settore industriale, il D.Lgs 102/2014 ti obbliga a misurare, dopo la prima diagnosi, l’energia che consumi.
Leggi l’articolo per avere le idee più chiare in questo complicato ambito normativo.
Cercherò di raccontarti, in breve, le ultime novità del D.Lgs 102/2014, relativamente alle misure energetiche nel settore industriale.
- A Maggio 2017 sono uscite le Linee Guida ENEA che forniscono una metodologia per misurare i consumi;
- Sei obbligato a misurare i flussi energetici principali;
- Adesso è ora di decidere come affrontare quest’obbligo di legge, con queste scadenze:
- devi presentare la diagnosi aggiornata con le misure entro il 5 dicembre 2019 (anno n);
- devi effettuare le misure nell’anno 2018 (anno n-1);
- devi iniziare a pensare al tuo piano di misura nel 2017;
Ma c’è un problema! Continuano a dirti che devi tappezzare lo stabilimento di strumenti di misura (con costi di investimento di decine di migliaia di euro).
Facciamo chiarezza.
Cerchiamo di ricostruire, insieme, il giusto filo logico, per uscire dal rischio di misurare in modo inefficace, riempiendo i tuoi stabilimenti di strumenti di misura inutili.
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1. COSA DICE IL D.LGS 102/2014 (Allegato 2)
- punto a. [..] Gli audit di qualità sono basati su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l’energia elettrica) sui profili di carico;
- punto d. sono proporzionati e sufficientemente rappresentativi per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare in modo affidabile le opportunità di miglioramento più significative;
2. COSA DICONO LE FAQ MISE USCITE DOPO IL D.LGS 102/2014 – Novembre 2016
- punto 4.1. [..] la procedura per l’esecuzione della diagnosi energetica prevede la messa a punto della “struttura energetica aziendale” che, attraverso un percorso strutturato a più livelli, consente di avere un quadro completo ed esaustivo della realtà dell’impresa.
- punto 4.1. [..] In primis l’azienda viene suddivisa in aree funzionali. Si acquisiscono quindi i dati energetici dai contatori generali di stabilimento e, qualora non siano disponibili misure a mezzo di contatori dedicati, per la prima diagnosi, il calcolo dei dati energetici di ciascuna unità funzionale viene ricavato dai dati disponibili.
3. DUBBI E INTERPRETAZIONI DEL D.LGS 102/2014
Ma quindi, mi bastano i dati del POD?
- La legge non è chiara. In ogni caso, l’interpretazione più credibile sembra quella legata al documento di FAQ del Ministero in cui si parla di misure per ciascuna unità funzionale. Solo per la prima diagnosi le misure possono essere sostituite da calcoli e dati disponibili.
- Per le diagnosi successive è, quindi (interpretazione), obbligatorio misurare le unità funzionali. La stessa interpretazione è fornita dalle linee guida ENEA pubblicate a Maggio 2017.
Qual è la definizione di unità funzionale?
- Fase della realtà aziendale ben enucleabile dal contesto generale e per le quali è univocamente possibile individuare i fabbisogni energetici e la specifica destinazione d’uso.
4. QUINDI?
C’E’ OBBLIGO DI MISURA? SI!
Si possono seguire due percorsi:
- Posso seguire le norme tecniche, ma senza alcuna guida.
- Vantaggi: Sono libero di scegliere;
- Svantaggi: Potrei non rispondere ai criteri di rappresentatività;
- Posso seguire le Linee Guida ENEA.
- Vantaggi: Ho una linea guida e rispondo alla rappresentatività.Ho un sistema di rendicontazione ufficiale.
- Svantaggi: Minor libertà di scelta.
Vediamo ora cosa dicono le Linee Guida ENEA
4. SINTESI LINEE GUIDA ENEA – SETTORE INDUSTRIALE
La ratio delle Linee Guida è indicare un grado di copertura mediante misure al fine di ottenere risultati derivanti dalle diagnosi che aumentino l’attendibilità degli indici attualmente in valutazione e permettano di individuarne degli altri, attualmente non definibili con sufficiente approssimazione.
Gli aspetti principali sono:
SCELTA DEL SITO
Scelgo dove misurare tra quelli individuati per la diagnosi, con questo criterio:
- Imprese monosito:
- Solo se consumi sito > 100 TEP
- Imprese multi sito:
- Tutti siti con consumi > 10.000 TEP
- Clusterizzo se consumi sito <= 10.000 TEE
La piramide di clusterizzazione
La percentuale mi indica il campione su cui dovrò misurare,
Esempio: Esiti clusterizzazione siti da sottoporre ad audit: 7 siti in una generica fascia X
Esiti clusterizzazione siti da sottoporre a monitoraggio: 3 siti nella stessa fascia X
Rimane a discrezione del soggetto obbligato la scelta dei 3 siti su 7 da monitorare
Altri aspetti fondamentali:
- Misuro fino al Livello C (Attività principali, Servizi ausiliari, Servizi generali);
- Escludo dalla misura i vettori energetici che incidono per meno del 10% sul totale del consumo del sito;
- Applico le percentuali di copertura in funzione delle classi di consumi fornite dalla clusterizzazione ENEA e riportate qui sotto
La base di partenza resta la stima dei consumi fatta in diagnosi.
METODO DI MISURA
- Posso misurare con una delle seguenti metodologie:
- Campagna di misura. Da fare nell’anno n-1 (con n uguale all’anno di diagnosi) con una durata sufficientemente rappresentativa.
- Misure permanenti. Da fare nell’anno n-1 (con n uguale all’anno di diagnosi)
Esempio:
- devi presentare la diagnosi aggiornata con le misure entro il 5 dicembre 2019 (anno n);
- devi effettuare le misure nell’anno 2018 (anno n-1);
- dovresti iniziare a pensare al tuo piano di misura nel 2017;
Ricordati: le misure devono essere conformi a standard ISO, UNI, Protocollo IPMVP. L’ing. Filippo Belviglieri, amministratore di Planex ed Exco, è certificato CMVP (cert ID 3379), per redigere piani di misura secondo il protocollo IPMVP.
CHE VANTAGGI PUOI ASPETTARTI DA EXCO?
- Risolvere definitivamente i tuoi dubbi sui siti da misurare;
- Chiarire una volta per tutte i flussi energetici da misurare in funzione delle percentuali di rappresentatività;
- Avere un consulente esperto che effettua per te la campagna di misura stagionale;
- Riuscire finalmente ad avere un progetto di misura coerente ed efficace;
- Realizzare il programma di misura conformemente alle norme ISO e al protocollo IPMVP;
- Ridurre gli sprechi di energia monitorando i centri di costo energetico principale;
- Realizzare gli interventi di efficienza energetica, a budget zero, con la formula del Contratto di Rendimento Energetico.
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Grazie come sempre per averci letto.
Al prossimo articolo!
Ugo
Ugo Mazzali
Responsabile Business Unit