PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI VAPORE

Come condensare grandi risparmi

Per il vapore, nell’industria, si consuma il 34% dell’energia

Le nostre risposte per fare chiarezza

La tecnologia del vapore: a quali settori ci rivolgiamo?

Ovunque si utilizzi vapore: settore chimico, tessile, alimentare, di produzione della carta, etc…

Qual’è il potenziale risparmio?

Aumento dell’efficienza del generatore di vapore dell’1% ogni 20 °C di riduzione della temperatura dei fumi (fino al 5%). Risparmio di energia fino al 30% con bruciatori rigenerativi.

Quali sono i vantaggi ottenibili?

Miglioramento delle prestazioni dei sistemi di generazione del vapore, con conseguente riduzione dei consumi di combustibile. Monitorando le condizioni operative è possibile minimizzare la produzione di incombusti e di NOx.

Quali sono le soluzioni più efficaci?

• Riduzione delle temperature dei fumi di combustione, riutilizzando il calore di recupero per il processo;
• Preriscaldo dell’aria comburente con calore di recupero;
• Utilizzo di bruciatori rigenerativi;
• Riutilizzo del vapore di flash;
• Controllo delle perdite per spurghi e recupero del calore associato;
• Controllo della rispondenza tra pressione del vapore prodotto e pressione effettivamente necessaria al processo;
• Riutilizzo delle condense;
• Installazione di turbine per il recupero di energia del vapore in eccesso.

Quali sono le soluzioni a basso CAPEX?

• Regolazione e controllo dei bruciatori, tramite monitoraggio della portata di combustibile, dei livelli di ossigeno, della richiesta di calore;
• Riduzione degli eccessi di aria;
• Gestione ed ottimizzazione dei parametri di processo
• Riduzione delle perdite di calore effettuando un opportuno monitoraggio dello stato dell’isolamento dei sistemi di combustione;
• Controllo delle perdite nelle reti di distribuzione.

Quali sono gli incentivi disponibili?

È disponibile il meccanismo dei Certificati bianchi, che premia le azioni di efficientamento che producono saving, utilizzando metodi o tecnologie innovative.

Sono presenti dei rischi connessi?

• Operando un preriscaldo dell’aria comburente, può aumentare la formazione di NOx, superando i limiti di emissione;
• Possibile aumento della visibilità del pennacchio in uscita dal camino;
• Rischio di temperature dei fumi troppo basse e condensazione di alcune sostanze acide presenti, con il rischio di danneggiamento delle superfici;
• Alti ingombri degli scambiatori gas-gas per il recupero del calore dai fumi.