Free cooling: i 4 passi per risparmiare denaro
Anche nelle tue Unità Trattamento Aria (UTA) i componenti sono obsoleti e il raffreddamento gratuito (free cooling) non funziona?
Anche tu speravi, in questo modo, di ridurre i costi energetici per essere più competitivo sul mercato e non ci sei riuscito?
Sono domande che ci capita spesso di sentire nei siti dove solitamente interveniamo: dai parchi tematici, agli alberghi, ai restauri di edifici storici.
Ma cosa si intende per free cooling?
Le UTA, per raffrescare l’aria da immettere nei locali interni all’edificio, necessitano di costi energetici non indifferenti.
Con il free cooling, è possibile abbattere significativamente questa spesa, andando a prelevare l’aria nelle fasce orarie, dei periodi dell’anno, naturalmente più freschi.
Questi sono, secondo noi, i 4 passi per capire se puoi riattivare il free cooling che avevi previsto:
- Sopralluogo con un esperto e valutazione dello stato delle tue apparecchiature;
- Quantificazione dei risparmi potenziali;
- Quantificazione dei costi di riattivazione;
- Investimento per la riattivazione, se l’analisi costi benefici è positiva (anche tramite contratto di rendimento energetico e quindi a budget zero).
Ecco una breve descrizione dei punti elencati
Punto 1. Sopralluogo.
La prima cosa a cui devi pensare è analizzare il tuo stato attuale. La valutazione sul campo è fondamentale per conoscere veramente lo stato dell’arte delle tue apparecchiature. Puoi valutare alcuni aspetti chiave come:
- Stato delle serrande di aria esterna, fondamentali per la quota di free cooling;
- Stato dei servomotori delle serrande di aria esterna, espulsione e miscela. Sono ancora funzionanti o risultano bloccati?;
- Che tipo di logiche di regolazione sono implementate nel tuo Sistema di Gestione dell’Edificio (BMS)? Quali sono le soglie di attivazione e disattivazione del free cooling? Sono adatte al tuo clima?;
- Le sonde installate a bordo UTA sono sufficienti per gestire correttamente il free cooling?
A valle del sopralluogo, in cui si analizzano questi ed altri aspetti, è possibile procedere con le fasi successive.
Punto 2. Quantificazione dei risparmi.
Ricorda che è possibile lavorare con due logiche di free cooling:
- Free cooling Parziale. Quando i valori di temperatura e umidità specifica dell’aria esterna sono inferiori a quelli del punto di immissione. E’ necessaria integrazione dalla batteria di raffreddamento;
- Free cooling Totale. Quando i valori di energia contenuta nell’aria esterna (entalpia) sono inferiori a quelli dell’aria ambiente. Non è necessaria integrazione dalla batteria di raffreddamento;
In generale, è possibile stimare l’effetto del free cooling, calcolando la potenza frigorifera fornita dalla batteria di raffreddamento dell’UTA, nella situazione ex-ante (senza la logica di free cooling) e nella situazione ex-post (la batteria interviene solo nel caso di free cooling parziale).
La differenza tra queste due grandezze restituisce il risparmio orario, da moltiplicare per le ore di attivazione del raffreddamento gratuito.
Nell’immagine qui sotto puoi vedere l’andamento della potenza di free cooling, calcolata in un anno tipo, per un caso sul quale abbiamo lavorato:
Puoi notare come la potenza frigorifera fornita dal raffreddamento gratuito nel periodo estivo sia inferiore. Questo dipende fortemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne, che risultano notoriamente più favorevoli nella mezza stagione o nella stagione invernale se il processo servito è adatto.
Punto 3. Quantificazione dei costi di riattivazione.
I costi di riattivazione possono prevedere in generale le seguenti voci:
- Ripristino del funzionamento delle serrande;
- Ripristino del funzionamento dei servomotori o loro nuova fornitura e posa;
- Riprogrammazione delle logiche BMS per gestire correttamente il free cooling;
- Piano di misura e verifica per la quantificazione dei risparmi (grazie al Protocollo Internazionale IPMVP);
Punto 4. Investimento e riattivazione
A valle di un’analisi costi benefici fatta sulla base dei conteggi effettuati ai punti precedenti, è possibile capire se l’investimento ha parametri finanziari (Pay Back Time, VAN, VAN/Capex) tali da essere avviato.
In ogni caso, è anche possibile affidare l’investimento ad una ESCo, che realizzerebbe l‘intervento con capitali propri e verrebbe ripagata con il risparmio ottenuto dalla riattivazione del free cooling (scarica la nostra “Guida definitiva sugli Energy Performance Contracts).
La nostra esperienza
Recentemente abbiamo stimato gli effetti della riattivazione del raffreddamento gratuito presso un nostro cliente. Ecco i risultati:
- UTA analizzate: 9
- Portata d’aria totale: 90.000 m3/h
- Spesa complessiva stimata: 17.500,00 €
- Risparmio complessivo stimato: 32.000,00 €
- Tempo di Ritorno Medio dell’investimento (PBT): 0,5 anni
Chiamaci per capire insieme se possiamo far ripartire risparmi che avevi previsto con il free cooling.
Grazie per averci letto
Al prossimo articolo.
Ugo Mazzali
Responsabile Business Unit