Come risparmiare energia con il monitoraggio energetico e l’ingegneria.
Iniziamo oggi un ciclo di articoli dedicati a come risparmiare energia e misurare i risparmi realmente ottenuti.
La prima puntata riguarda i risparmi ottenuti grazie al monitoraggio energetico e alle valutazioni di un team di esperti in efficienza energetica degli impianti.
La storia che volevamo raccontarti riguarda uno stabilimento industriale in cui è attivo un sistema di monitoraggio energetico, costituito da circa 20 punti di misura dedicati a centri di costo di tipo termico/acqua, e circa 40 punti di misura dedicati a centri di costo di tipo elettrico.
L’amministratore delegato (AD) dello stabilimento, che per fantasia chiameremo Marco, è una persona molto acuta. Sa benissimo che tirar fuori informazioni utili per lui e la sua azienda, da così tanti punti di misura, è molto complesso, e può portare ad un eccesso di informazioni inutili.
Marco, ha quindi due obiettivi:
- Non vanificare l’investimento fatto in misuratori ed estrarre informazioni utili;
- Sfruttare il monitoraggio per misurare i risparmi energetici degli interventi di efficienza;
Per raggiungere il primo obiettivo Marco si pone, giustamente, queste domande: “da dove parto ad analizzare i dati misurati? Vorrei evitare di analizzare cose che non servono. Proviamo a vedere se qualcuno mi può aiutare”
Marco chiama quindi dei consulenti che gli spiegano queste cose:
“Gentile Marco, solitamente si può iniziare facendo un diagramma di Pareto in cui si ordinano le utenze per consumo e si identificano quello più significative. Vede il diagramma qui sotto, fatto a partire dai dati che ci ha fornito? Ecco, le sta dicendo che: le sue celle frigorifere, le 2 linee produttive, l’aria compressa, le UTA e la zona imballaggio consumano circa il 60% dei suoi consumi totali”.
Marco ha quindi raggiunto il suo primo obiettivo. Ha imparato la prima cosa importante: con i metodi giusti potrà indirizzare l’analisi sui centri di costi più energivori. Quindi, ad esempio, non è il momento di analizzare i consumi di pompaggio, ma sicuramente quelli delle UTA.
Marco, assolda quindi il gruppo di esperti in monitoraggio energetico, che fa parte di una business unit specializzata in efficienza energetica. La business unit è, a sua volta, parte di un gruppo in cui sono presenti altre business unit specializzate in ingegneria degli impianti. Un gruppo ideale per monitorare ed efficientare il suo stabilimento.
Adesso Marco punta al secondo obiettivo. Come Risparmiare energia e misurare il risparmio
Il gruppo di lavoro, dopo un periodo iniziale di conoscenza dell’impianto si accorge, tramite il monitoraggio, che il recupero di calore installato sull’espulsione dei fumi di uno dei forni di produzione, è bloccato.
Gli esperti di monitoraggio, insieme ai colleghi impiantisti e con il personale tecnico dello stabilimento, approfondiscono il problema e si accorgono che il circuito di pompaggio legato al recupero di calore segue logiche di funzionamento non corrette. Vengono quindi attivate tutte le risorse necessarie a risolvere il problema.
Marco è molto contento e chiede di poter “vedere” l’effettivo riavvio del sistema di recupero e di quantificare i risparmi. Il gruppo di esperti mostra a Marco il diagramma qui sotto:
Come si vede dal diagramma, fino a metà dicembre il circuito di recupero non funzionava (zona blu). Da metà dicembre è ripartito e il pattern (puntini colorati) di funzionamento è corretto. Si vede che il circuito di recupero parte verso le 7:00 del mattino del lunedì e si spegne verso le 19:00 del venerdì (puntini colorati). Nel fine settimana è spento (zona blu).
Viene poi quantificata a Marco la misura del risparmio economico dovuto alla riattivazione del circuito di recupero: circa 15.000 €/anno.
Con questo passo il gruppo di lavoro scopre anche:
- disallineamento orari di funzionamento delle UTA (uno dei centri di costo indicati nel Pareto)
- non corretta programmazione delle logiche del forno produttivo (anche questo era indicato nel Pareto)
Viene sempre mostrato a Marco un diagramma che spiega il problema: “Vede Marco, le sue UTA partivano anche durante il week end, senza motivo. Adesso questo non accade più.”
Alla fine del periodo di monitoraggio il risparmio misurato di energia e quindi economico è pari a: 25.000 €/anno.
Anche il secondo obiettivo che Marco si era posto è stato raggiunto!
Attualmente il monitoraggio energetico sta continuando nello stabilimento industriale.
Come tutti i monitoraggi energetici, la prima fase è caratterizzata da forti risultati, in termini di risparmio energetico. Nel tempo, poi, l’obiettivo del monitoraggio sarà quello di mantenere in efficienza il sistema.
Abbiamo raccontato questa storia perché parla di come risparmiare energia in modo reale e misurabile. Questi risultati sono stati raggiunti da un gruppo di lavoro che non ha paura di sporcarsi le mani e lavora costantemente sul campo per aiutare i suoi clienti a risparmiare energia.
EXCO, se vuoi, può diventare il tuo consulente ed aiutarti ad iniziare il percorso di risparmio energetico ed economico.
Se hai bisogno, noi ci siamo.
Grazie per averci letto
Al prossimo articolo.
Ugo Mazzali
Responsabile Business Unit