Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Antonio.
I nomi sono fittizi solo per motivi di privacy. Il resto è tutto frutto della reale esperienza che abbiamo affrontato.
Antonio è energy manager presso Print1970, storica industria nel settore della stampa.
Sa molto bene che può veramente risparmiare il 30% della sua spesa energetica, senza investire denaro proprio.
Si rende conto che può pagarsi l’intervento con il risparmio dei primi 4 anni, senza assumersi un rischio troppo elevato.
Il primo incontro
Antonio ha sentito parlare della ESCo IperEnergia.
Ma cosa si intende per ESCo?
Questa sigla, che sta per Energy Service Company, ovvero Società di servizi energetici, non dice molto sulle sue reali competenze (per approfondire il tema, dai una letta a questa pagina del sito FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia). In linea generale, offrono servizi integrati che, a partire dalla diagnosi energetica, individuano i migliori interventi realizzabili per ridurre i costi energetici.
L’Energy manager decide di organizzare un incontro, durante il quale IperEnergia propone un contratto a rata fissa per la sostituzione di 3 chiller (gruppi frigoriferi che producono acqua fredda per le macchine stampatrici).
La proposta
Antonio, in costante stress lavorativo, vorrebbe sostituire i suoi vecchi chiller con qualcosa di più moderno ed efficiente ma, non avendo minimamente il tempo per studiare una soluzione, ascolta con interesse la presentazione della ESCo.
IperEnergia propone ad Antonio:
– un contratto,
– a rata costante,
– della durata di 5 anni,
raccontandogli che IperEnergia e Print1970 diventeranno partner nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, come in un vero contratto di rendimento energetico.
Antonio, essendo energy manager, conosce come dovrebbe funzionare una ESCo, ed è perfettamente a conoscenza che il vantaggio di “legarsi” ad una ESCo risiede nel fatto che questa si accolli il rischio, l’investimento e, soprattutto, che leghi la rata del contratto al risparmio ottenuto.
Gli suona quindi un po’ strano che la rata del contratto proposto sia costante.
Inoltre, chi farà la progettazione dell’intervento?
La ESCO ha un background sufficiente in tale ambito?
Antonio, ad esempio, si chiede se la ESCo sia in grado di seguire tutto il processo di efficienza, dalla stima del saving alla realizzazione dell’intervento, passando per progettazione, direzione lavori e collaudo.
La svolta
Nella sua lunga esperienza, Antonio ha sentito di molti colleghi intrappolati e incastrati da proposte che, all’inizio, seppur molto interessanti, si sono rivelate, alla fine, molto sconvenienti una volta realizzate.
Decide, allora, di consultare Filippo, un suo amico ingegnere ed amministratore di una piccola ESCo, fondata da una storica società di ingegneria, specialista nella progettazione ed efficienza degli impianti.
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Filippo immediatamente analizza il contratto proposto da IperEnergia ad Antonio, facendogli notare i seguenti aspetti:
- Il contratto proposto non è un contratto di performance (quindi un EPC) ed ha una rata costante. Quindi il nome corretto è leasing operativo, non contratto di rendimento energetico (scopri la differenza tra leasing operativo e contratto di rendimento);
- La ESCo non è legata al risparmio ottenuto, ma propone una rata costante.
- Il risparmio è calcolato in modo errato. IperEnergia, forse per inesperienza, ha sovrastimato molto i consumi delle macchine attuali installate presso Print1970, con la conseguenza di aver ingigantito molto il risparmio ottenibile dall’intervento.
Adesso è chiaro quali sono i dettagli che fanno la differenza
Antonio, grazie al supporto del suo amico Filippo, mette quindi a fuoco tutti i suoi dubbi:
- Se la ESco non si lega al risparmio significa che se poi quel risparmio non si realizzerà, Print1970 non vedrà variazioni nella rata del contratto legate al mancato risparmio.
- Se il risparmio è minore, per l’errore nella stima, la differenza tra la rata ed il mancato risparmio dovrà essere corrisposta da Print1970 a IperEnergy trasformando lo scenario previsto da intervento a costo zero ad intervento a costo indeterminato, ma sicuramente maggiore di zero. Il risultato sarà che il top management dell’azienda rifiuterà sicuramente il business plan dell’intervento;
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Antonio è entusiasta del supporto fornito da Filippo, poiché gli ha permesso di capire che il contratto proposto da IperEnergy non è per loro conveniente.
Infatti il contratto è molto vantaggioso per la ESCo, ma molto rischioso per Print1970, che potrebbe avere dei flussi di cassa negativi non previsti (il mancato risparmio e la quota contrattuale da versare comunque, indipendentemente dal risparmio ottenuto).
Antonio decide, quindi, di chiedere a Filippo la formulazione di un’offerta per un vero contratto di rendimento energetico, in cui la ESCo si leghi veramente al risparmio e che questo sia calcolato in modo rigoroso, utilizzando protocolli ufficiali (IPMVP) soprattutto per la fase, molto delicata, di rendicontazione del risparmio.
La morale della storia
Antonio ha imparato la lezione. Per fortuna prima di esporsi veramente.
L’energia è un tema molto serio e l’efficienza energetica va fatta da chi la sa fare.
La soluzione era affidarsi a chi aveva un esteso background lavorativo in progettazione di impianti complessi, come il suo amico Filippo che, saggiamente, ha fondato una ESCo proprio con questo scopo:
“valorizzare l’esperienza della società di ingegneria per fare ai clienti proposte di efficienza energetica tramite contratti di rendimento energetico costruiti su basi reali”.
Come avrai capito, Filippo lavora in EXCO.
EXCO nasce da 25 anni di esperienza in progettazione di impianti per edifici complessi della Mother Company Planex. I contratti sono strutturati in modo rigoroso e fondano la stima del risparmio e della rendicontazione sul protocollo IPMVP (Filippo è certificato).
EXCO è società certificata UNI CEI 11352:2014 (vedi sito Accredia)
Se ti hanno fatto una proposta, ma non riesci a comprendere se e quanto è conveniente per te, chiamaci per una consulenza gratuita!
Come Filippo ha consigliato Antonio, così può aiutare anche te.
Ugo Mazzali
Responsabile Business Unit